IL BOOM DEL LAVORO DA CASA. COSA SIGNIFICA PER IL FUTURO
“La mia scrivania nella redazione di HBR è un posto caotico: coperta di libri, pile di faldoni, regali dei
colleghi (riguardanti per lo più gatti) e decine di penne che non contengono più inchiostro […] Sto scrivendo
queste parole avvolta nella mia tuta, dentro al mio salotto, perché i nostri uffici sono chiusi da metà marzo
a causa della pandemia di Covid-19. La mia connessione internet salta circa due volte al giorno. Mi alleno
nello stesso spazio in cui rispondo alle e-mail e ai messaggi. Cerco di chiudere mentalmente la giornata
spostandomi dal soggiorno alla cucina per la cena”. E’ così che una ricercatrice inizia il suo articolo
pubblicato su HBR. Nello stesso si cerca di definire le ricadute dello smart working. L’indagine condotta
svela quanto il lavoro virtuale sembra soddisfare le esigenze delle imprese. I primi risultati, infatti,
suggeriscono che “durante la pandemia, una combinazione di impressionante ingegnosità umana, capacità
di leadership e supporto organizzativo hanno reso il lavoro virtuale un successo”.